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Messaggio di avviso

Due persone maggiorenni dello stesso sesso possono costituire un'unione civile.

Dall'unione civile derivano diritti e doveri reciproci: è necessario contribuire ai bisogni comuni, coabitare e aiutarsi moralmente e materialmente.

La coppia può scegliere liberamente il Comune a cui rivolgersi per costituire l’unione civile, indipendentemente dal Comune di residenza.

Le parti, con speciale incarico, possono farsi rappresentare da una terza persona per presentare la domanda di costituzione dell’unione civile.

Per costituire l’unione civile in altro Comune diverso da quello in cui è stata presentata la richiesta di costituzione dell’unione civile è necessario presentare formale domanda per il rilascio della delega.

L’Ufficiale dello Stato civile eseguirà, entro 30 giorni dalla redazione del processo verbale, tutte le verifiche necessarie per accertare che non sussistano impedimenti. Dalla formale comunicazione alle parti di chiusura delle verifiche da parte dell’Ufficiale dello stato civile e, entro i successivi 180 giorni, potrà essere costituita l’unione civile.

I contraenti possono scegliere un cognome comune e anteporlo o posporlo al proprio. Il cognome scelto NON comparirà nelle certificazioni anagrafiche e di stato civile e pertanto non ci sarà variazione del codice fiscale.

Le parti possono dichiarare, al momento della costituzione dell’unione civile, di scegliere il regime della separazione dei beni nei loro rapporti patrimoniali. In assenza di scelta esplicita il regime patrimoniale è costituito dalla comunione dei beni. Le parti possono convenire per iscritto che i loro rapporti patrimoniali siano regolati dalla legge dello Stato di cui almeno una di esse è cittadina o nel quale almeno una di esse risiede.

Per presentare richiesta sarà necessario prendere appuntamento con l'ufficio di Stato Civile chiamando il numero 02.48694.607/611 o scrivendo una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Riferimenti normativi:

LEGGE 20 maggio 2016, n. 76